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mercoledì 18 ottobre 2017

"Filo diretto con..." in "Cartoni in tivù" - Le risposte dei personaggi animati giapponesi ai lettori - parte 1




Chi non avrebbe voluto sentirsi rispondere dal proprio eroe animato preferito?
"Cartoni in tivù", dall'ottobre del 1981, pensò bene di inaugurare una nuova rubrica, in cui alla lettera di un lettore, faceva seguito la risposta diretta dell'interlocutore animato nipponico. Quindi non più risposte generiche della redazione nella rubrica della posta, ma un "filo diretto" tra i giovani lettori e i personaggi degli anime.
Per loro stessa ammissione nella rubrica della posta, arrivavano alla redazione una quantità immane di letterine, ergo ebbero questa idea molto carina, e, a distanza di 35 e passa anni, portatrice di un certo numero di chicche.
Devo dire che sono rimasto assai sorpreso da due caratteristiche di queste missive:
la grande passione delle femminucce verso anime prettamente per maschietti;
le lettere di ragazzi e ragazzi dai 14/15 anni in sù.

Ovviamente tutte le mie elucubrazioni sono basate sui miei ricordi, anche a livello di fan in cortile e a scuola, Quindi, tralasciando il fascino che Actarus esercitò sulle bambine e ragazze italiane, mi ero fatto l'idea che, dopo il bel tenebroso fleediano, i gusti si fossero reindirizzati verso anime più aderenti al proprio sesso. Mentre da tutte queste letterine scopro che, per esempio, Shingo Tamai riscuotesse un largo successo tra le giovani telespettatrici, e si trattava di un anime calcistico!!!
Poi, magari, le stesse ex bambine, sono quelle che oggi spaccano i maroni al marito perché si guarda mezza partita alla settimana...   ^_^
Probabilmente oggi sarebbe impensabile per un/a 14enne scrivere una lettera direttamente a un personaggio animato su una rivista di fumetti per bambini, men che meno per dei 17enni, invece in queste pagine si possono trovare missive e quesiti anche di ragazzi e ragazze che non frequentavano più le medie inferiori. Forse, ai tempi, avevamo un po' meno fretta di diventare adulti.
Si possono leggere anche informazioni sui disegnatori originali, come quella a Stefano Tanci sul Gundam, in cui il tenente Brait cita addirittura il "maestro" Kunio Ogawara!
Le notizie dirette, e spesso indirette, che si possono cogliere dalle risposte, ma spesso anche dalle domande, sono veramente molte. Piccole sfumature che ci ricordano che, per esempio, il segnale delle tv locali non sempre era forte e chiaro. Ce lo ricorda Andrea Roselli nella sua domanda a Kyashan, quando lamenta che non può vedere tutte le puntate del ragazzo androide, perché nella sua zona il segnale arrivava "un giorno si e due no".
La prova dell'interesse femminile per serie più per maschi, come Kyashan, la leggiamo nella terza lettera, in cui Anna Ricciardi chiede che, al suo eroe robotico, venga affiancata una donna robot. La cosa interessante, però, è la motivazione di questa richiesta, cioè dare a Kyashan e alla ragazza robot un futuro felice, cosa che, per la bambina di Roma, non sarebbe stato possibile tra un ragazzo androide ed una umana come Luna. Penso che Luna risponda esaurientemente   ^_^
Ogni numero presentava due pagine distinte della rubrica "Filo diretto con...", nei primi numeri le lettere su singoli personaggi dovevano essere state così tante che permetterono alla redazione di inserirle in un riquadro per un eroe animato specifico. In seguito la rubrica conterrà domande per più personaggi.
Un altro aspetto importante di queste testimonianze, oltre a capire cosa incuriosisse il telespettatore/lettore, è il dato statistico approssimativo sui personaggi preferiti, sempre in base a cosa veniva trasmesso in televisione. Non sempre, però, il cartone in voga, era il destinatario delle lettere e dei quesiti, restavano sempre dei fan di serie non più trasmesse, come "Atlas Ufo Robot", che manteneva sempre vivo un nutrito numero di appassionati "nostalgici",nostalgici  a 12 anni!   ^_^




Le due pagina sopra sono di "Cartoni in tivù" n° 48 del 9/10/1981
Daitan 3 o Daitarn 3?
La domanda mi ricorda un sacco le discussioni sui forum, quando si riscoprivano i vecchi cartoni animati giapponesi, e dove utenti storici oppure occasionali, aprivano topic con quesiti di tutti i generi. Per conto mio cantavo "Daitan", però faccio poco testo, perché sono andato avanti anche da adulto a dire e scrivere "Daltaniu(o)s" senza la "o"...
Non comprendo, invece, come si potesse mandare una lettera a Charlotte...  >_<



n° 49 del 16/10/1981


Non solo le femminucce guardavano i nostri cartoni, ma i maschietti si guardavano Bia, e avevano pure il coraggio di renderlo pubblico, io la guardavo senza pubblicizzare la cosa, in cortile si poteva rischiare la reputazione   :]





Certo che quando leggevi una risposta di Shingo Tamai, potevi sentirti appagato  ^_^
Chissà se Luigi Mastrostefano avesse saputo che "Arrivano i Superboys" era stata prodotta nel 1970, e che del calcio, in realtà, in Giappone non fregava niente a nessuno  >_<
I lettori si dividevano un po' tra quelli che preferivano storie più vicine a ciò che avevano visto in televisione, direi la fazione dei "puristi", come la chiameremmo oggi, e quelli che preferivano storie inedite, le pre-fanfiction. Anche se il termine più corretto, trattandosi di manga, dovrebbe essere dojinshi.


 n° 50 del 2310/1981


Un aspetto assai esilarante delle risposte dei personaggi animati, era quando la redazione si inventava di sana pianta qualcosa, tipo la risposta di Noa sui semi delle carte gioco, anche se, a dire il vero, in questo modo si prendevano un po' in giro i giovani lettori e lettrici...




Dalla risposta di Peter Rey a Maria Teresa Lo capo, una bambina(!), si evince che la redazione si guardava anche le puntate in televisione, oppure aveva dei consulenti molto giovani.
E c'era anche l'angolo dello spetteguless, Capitan Futuro e Jona si sarebbero sposati?


n° 51 del 30/10/1981



La rubrica fungeva da fonte informativa sulla serie televisiva, in quanto capitava che non si riuscisse a guardare un cartone dalle prime puntate, e così la redazione informava il lettore di aspetti della trama che erano sfuggiti.
La terza ed ultima lettera a Polimar, di Flavia Santi, è nobilitata dalla risposta della bellissima Teru :]





n° 55 del 27/11/1981


Dal numero 55 una delle due pagine dalla rubrica è stata spostata in seconda pagina, che ospitava anche il nuovo formato del poster, ergo la pagina era patinata.
Come si può notare due lettere su quattro sono a firma maschile.



Essendo lettere di fan, spesso sono presenti critiche sullo stile o la qualità del disegno, ma anche sugli errori inerenti i nomi. A Massimo Bragaggia di Treviso non mancava l'ironia, mentre le domande di Alessandra Riccardi (un altra femminuccia che guardava il Gundam!) erano più seriose.


n° 56 del 4/12/1981



Le prime due lettere a Peter Rei e Seira sono interessanti. Scopriamo che non era prevista una seconda serie del Gundam, ed effettivamente, a parte i tre lungometraggi di montaggio, bisognerà aspettare fino al 1985 per il Z Gundam.
Inoltre Seira ci svela che Lara non è morta, è stata solo una finzione  :]


 n° 57 del 11/12/1981




Dal numero 57 ho riscontrato che, una delle due pagine dedicate alla rubrica, non sono più dedicata ad uno o due eroi, ospitando missive per diversi personaggi.
Con i bambini, non ci si può mica permettere di scrivere, o disegnare, castronate, tipo quella che segnala Antonio Serra di Cagliari per quando riguarda il fumetto di Gackeen. Un grande!


  n° 58 del 18/12/1981



"Caro Sanshiro, dove trovi i soldi per pagarti i viaggi ed i soggiorni in giro per il mondo?"
Scopriamo quindi che Judo Boy scroccava a casa di estranei, che non aveva voglia di lavorare, riceveva soldi dalle scuole di arti marziali, non si sa bene a che titolo, protezione?  >_<




Allora... Takaya Todoroki la figura dello sciocco l'ha fatta un sacco di volte, ma in pista...
Già del 1981 c'era divisione tra i fan di Beauty e Reika, come succederà più avanti nei forum, io propendevo per Beauty.
Molto carina la lettera di Marco di Forlì a Takeru   ^_^


n° 59 del 25/12/1981



Ad inzio del post facevo riferimento a lettere scritte da ragazzi e ragazze, quindi non più bambini, senza con questo voler metterli in ridicolo. La lettera di Giovanni Sammartino di Roma, età 15 anni, è la prima di questo target più "adulto", ma in seguito ce ne saranno anche di lettori e lettrici più grandi.
Comunque la lettera è interessante, specialmente per le spiegazioni date da Hiroshi.


n° 60 del 1/1/1982



Sinceramente ero convinto che una serie come "Arrivano i Superboys" non potesse avere ammiratrici, e invece mi sbagliavo alla grande!
E anche Kyashan e Tetsuya Tsurugi avevano numerose ammiratrici, tra l'altro molto bella la lettera di Isabella Giulianelli al ragazzo androide.
Mentre Irene Cantoni si fa paladina di tutti noi, quando chiede il perché siano state trasmesse solo 27 puntate "Gakeen, magnetico robot"!
E me lo sono chiesto pure io per un sacco di tempo  T_T   la redazione, dimostrava, di non saperlo, visto che vaneggia di una prima serie andata in onda non si sa bene quando e dove...


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